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    Dott. Gabriele Solari
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    Prima visita

    Gabriele Solari Prima Visita

    La prima visita è un momento importante per poter comprendere la problematica del paziente e capire se il
    nostro intervento può essere la strategia terapeutica piu adeguata per poterlo risolvere;
    solitamente la prima visita si divide in quattro fasi cardine:

    Set3 A

    Anamnesi presente e remota

    in questa prima fase colloquiale con il paziente, tramite alcune domande mirate,
    l Osteopata raccoglie informazioni importanti relative alla storia clinica presente e passata,
    si valuta la tipologia di sintomi presenti, caratteristiche di esordio, ritmo e tipologia di manifestazione,
    eventuali esami diagnostici già eseguiti ed eventuali terapie già effettuate;
    è una fase importante perché spesso già dall anamnesi si possono intuire molte informazioni che vanno poi
    unite al risultato dell esame clinico medico ed osteopatico, per stilare una conclusione d’insieme sullo stato
    del paziente.

    Esame Obiettivo Clinico Medico

    In questa seconda fase, il paziente viene valutato nel suo insieme sia in ortostasi che in clinostasi, eseguendo quelli che sono i test necessari per valutare ciò che, a seguito dell’anamnesi precedentemente eseguita, riteniamo essere i distretti corporei meritevoli di approfondimento.

    In questa fase già possiamo comprendere, sommando tutte le informazioni raccolte, se c è indicazione o meno al trattamento Fisioterapico/osteopatico e, nel caso in cui così sia, passeremo quindi alla terza fase: l’esame Osteopatico.
    (Qualora sia necessario per chiarire alcuni aspetti o per lavorare in sicurezza, potrebbero essere richiesti
    esami strumentali di approfondimento, da eseguire in accordo con il Medico curante)

    Gabriele Solari Prima Visita 02

    Esame Osteopatico

    L’esame osteopatico è il momento in cui l’osteopata, tramite la propria capacità palpatoria, valuta il corpo del paziente nel suo insieme, alla ricerca delle cosiddette disfunzioni Osteopatiche, zone del corpo in cui si è cioè creata un’alterazione della fisiologia di movimento, una restrizione di mobilità, mantenuta il più delle volte da una distorsione aponevrotica-fasciale.

    In questa terza fase quindi, l operatore chiude il cerchio e stabilisce quali sono le zone corporee che saranno trattate, al fine di risolvere il quadro disfunzionale del paziente ed i sintomi che ne conseguono.

    Inizio trattamento

    È l ultima fase che conclude la prima visita ma, potrà esser presente o meno, a seconda del caso.

    In prima visita infatti il tempo che verrà dedicato al trattamento dipenderà molto dal quadro del paziente. Un paziente che presenta un quadro complesso, magari cronicizzato e che ha una storia clinica piuttosto corposa ed articolata, con diversi esami strumentali da visionare, probabilmente non lascerà spazio a quest’ultima fase, perché il tempo per la sua valutazione d’insieme sarà sicuramente maggiore. È importante capire bene cosa si può e cosa non si può fare, prima di iniziare a farlo. Presumibilmente quindi si stabilirà solamente il da farsi per poi iniziarlo durante la prima vera e propria seduta di trattamento.

    Un paziente invece con un quadro piu snello, relativamente recente e più rapido da valutare, lascerà lo spazio necessario per iniziare anche quest’ultima fase; si potrà quindi cominciare ad eseguire tecniche di trattamento specifiche per il problema che si è riscontrato, in maniera tale da poterne trarre da subito giovamento in termini di sintomatologia, per poi eseguire comunque un trattamento completo a partire dalla prima vera e propria seduta di trattamento.