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    Dott. Gabriele Solari
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    Chi è l’Osteopata e cos’è l’Osteopatia

    Still e i suoi studenti

    Nata alla fine dell’ 800 in America, l’Osteopatia è al contempo un’arte scientifica e filosofica di diagnosi e trattamento esclusivamente manuale, l’osteopatia infatti agisce direttamente sulla struttura fisica del paziente senza l’utilizzo di farmaci.

    Le tecniche osteopatiche agiscono in maniera diretta sulla struttura muscolo-scheletrica ed indiretta su tutti i visceri, con lo scopo di migliorarne la mobilità e la funzione.
    L’approccio osteopatico al paziente è basato sulla valutazione globale della persona, considerando tutti i sistemi ed apparati in collegamento fra loro.

    Ogni parte del corpo viene valutata da sola e nell’insieme partendo dal principio secondo il quale

    “IL CORPO È UN TUTTO”

    un’unità dove le diverse parti, collegate interamente fra loro da tessuto connettivo (le fasce), lavorano sinergicamente per dare beneficio a tutto l’organismo.
    Un esempio: un dolore alla spalla può derivare da un trauma alla spalla, ma anche da una contrattura di alcuni muscoli del collo, da una rotazione del bacino, da una cattiva occlusione dentale, da un fegato congestionato, etc…

    L’osteopatia fondamentalmente, considera il sintomo un campanello di allarme, un messaggio lanciato dal corpo, pertanto non si cerca di sopprimerlo ma di individuare la causa alla base della comparsa dello stesso, in modo tale da agire direttamente su di essa ed aiutare il corpo ad attivare le proprie capacità di autoguarigione.

    Dr. Andrew Taylor Still

    “IL CORPO HA LA CAPACITÀ DI DIFENDERSI E DI GUARIRSI”.

    Secondo i principi di autodifesa e autoguarigione infatti, il corpo detiene e conserva al suo interno il potere di mantenere o recuperare lo stato di salute (omeostasi), ovvero è in grado di fabbricare dei rimedi propri contro le malattie.

    Obiettivo del trattamento osteopatico è ristabilire una buona funzionalità (articolare, muscolare, circolatoria, di conduzione nervosa, viscerale) che permetta al corpo di affrontare in modo efficace numerosi disturbi.

    La valutazione osteopatica è una valutazione della persona nel suo insieme, sia nella statica (esame posturale), che nella dinamica globale o segmentaria.
    Nell’esame del paziente, oltre ai comuni test clinici, si valutano le restrizioni di movimento delle articolazioni, le tensioni muscolari e fasciali, la mobilità dei visceri.

    Osteopatia Osteopata Dr W.G. Sutherland
    Dr W.G. Sutherland

    Dr. W. G. Sutherland

    La diagnosi osteopatica (che non è una diagnosi di tipo medico, ma solo sulle lesioni osteopatiche) viene pertanto effettuata valutando la storia del paziente (anamnesi), eventuali esami strumentali (radiografie, TAC, RM..) e di laboratorio, ed i risultati dei test eseguiti dall’osteopata.
    Altro concetto importante è quello che parte dal presupposto che

    “LA VITA E’ MOVIMENTO”

    E che

    “STRUTTURA E FUNZIONE SONO RECIPROCAMENTE INTERRELATE”

    Qualsiasi parte del corpo infatti funziona secondo la sua struttura specifica;
    la struttura quindi governa la funzione e, similarmente, una struttura anormale governa la disfunzione.
    Ovvero: se la struttura è integra, la malattia non può svilupparsi; se la struttura non è integra, la malattia trova terreno fertile.

    Tutte le anomalie strutturali possono portare ad una malattia funzionale e successivamente organica.

    In condizioni fisiologiche, qualsiasi struttura del corpo, sia questo un viscere (es.: fegato), o un’articolazione (es.: tibio-tarsica) o una fascia (es.: fascia cervicale media), ecc. si muove sui tre piani dello spazio con micromovimenti che vanno ad influenzare i grandi movimenti. Quando questo non succede per traumatismi, postura scorretta, cause esterne che creano una restrizione di mobilità, si ha una perturbazione della fisiologia che può portare prima a problemi locali, poi a patologie profonde e croniche.
    Per fare un semplice esempio: una vertebra lombare, che per un motivo qualsiasi si posiziona in rotazione destra, può creare un’ asimmetria del bacino con un successivo sovraccarico, ad es. di un ginocchio, che quindi porterà sicuramente alla nascita di un sintomo.
    L’osteopata, cui si presenta un paziente in tale situazione, ha il compito di analizzare il sintomo (dolore al ginocchio) per risalire alla causa, manipolare la vertebra bloccata in rotazione destra e far sì che l’organismo reagisca diminuendo il dolore al ginocchio.